martedì, Aprile 29, 2025
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ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA ANCHE PER VEICOLI FERMI IN BOX: CHE NE PENSATE?

Dopo un lungo iter, adesso è legge: il 23 dicembre è scattato l’obbligo di assicurare i veicoli fermi. In sostanza, la polizza è dovuta anche se l’auto o il furgone non circola, sono in garage o parcheggiati da mesi davanti casa.  

La norma è il risultato di una direttiva europea, che aveva iniziato il proprio percorso nel 2019. La motivazione, in poche parole, è questa: l’assicurazione per la responsabilità civile è necessaria perché il veicolo può arrecare danni, anche quando non circola.  Non verrà più tenuto in considerazione, come condizione per determinare l’obbligatorietà di una polizza assicurativa RCA, il fatto che il mezzo non circoli su strade pubbliche o aperte al pubblico.

Il decreto modifica il Codice delle assicurazioni private, stabilendo che “l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile si applica ai veicoli a motore indipendentemente dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento”. E vale anche per “i veicoli utilizzati soltanto in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni”.

Le eccezioni che permettono di evitare l’assicurazione sono ridotte all’osso: sono previste per i veicoli demoliti o ritirati, per quelli fermati o sequestrati dalle autorità e per i mezzi non funzionanti perché privi di parti essenziali, come il motore.

Di fatto, quindi, per risparmiare resta solo un’opzione: la polizza può essere sospesa, per un massimo di 10 mesi e a patto di comunicare la proroga alla compagnia assicurativa.

Per i veicoli fermi senza polizza, le sanzioni sono identiche a quelle previste per chi circola senza assicurazione: sequestro del mezzo, decurtazione dei punti sulla patente e 866 euro di multa, ridotti e 606,20 per chi paga entro cinque giorni. Se si viene sorpresi a guidare un veicolo con assicurazione sospesa, la multa sale a 1.299 euro (909,30 se pagata entro cinque giorni).

L’estensione dell’obbligo assicurativo RCA anche per i veicoli non circolanti, parcheggiati in aree private è stata accolta con grande preoccupazione dagli operatori del settore. Anche noi di “Dibattiamo Insieme”, riteniamo che il presente decreto, pur avendo una sua logicità nel suo contenuto, va a colpire, per lo piu’, le persone meno abbienti e con meno disponibilità economica che non possono sostenere costi come l’RCA o in alternativa la rottamazione del veicolo. Pertanto, a parere di chi scrive, si ritiene , che con la pubblicazione in G.U. del nuovo decreto che ha reso obbligatoria l’RCA anche per i mezzi fermi , allo stesso tempo, sarebbe opportuno trovare percorsi agevolativi , per le persone con ISEE al di sotto di una certa soglia, come ad esempio la possibilità di procedere alla rottamazione del mezzo a prezzi piu’ contenuti e/o nel campo delle Assicurazioni incardinare polizze ad oc per mezzi fermi e quindi anch’ esse a prezzi differenti rispetto alle auto in circolazione .

Altro dubbio sulla efficacia di questo decreto e’ che per determinare i risultati previsti dal Governo è necessario, a nostro avviso, che si verifichino alcune circostanze particolari che evidenzino come il cittadino abbia violato la normativa. Secondo il decreto l’assicurazione è obbligatoria: ma come avviene l’accertamento sulle auto ferme? Solo quando il proprietario incautamente la mette in movimento su strada pubblica e che sfortunatamente venga fermato dalle forze dell’Ordine? Oppure che sia causa di un incidente stradale? Ci pare che il decreto sia un po’ generico e che rappresenti ancora un modo alquanto bizzarro di perseguire i cittadini che non rispettano le regole, come avviene del resto per l’accertamento degli evasori che ogni anno con il loro modo di agire determinano un danno per le finanze dello Stato e quindi per la gran parte di quella società rispettosa delle esigenze di un Governo che sui nostri contributi determina i bilanci e quindi responsabile.