LA REDAZIONE IN CONFRONTO CON I CITTADINI
La Redazione di “Dibattiamo Insieme” è soddisfatta di come l’articolo su “Latina capitale della cultura italiana” abbia ricevuto una attenzione da parte dei latinensi e dei cittadini della provincia pontina. Naturalmente le opinioni espresse sono state diverse, a volte chiaramente negative e qualcuna positiva e costruttiva. Un fatto è stato evidenziato: la cultura è stata valutata in funzione del territorio. Latina sarebbe una città sporca, con strade impraticabili, con realizzazioni edilizie senza una visione architettonica per dare alla città una immagine di modernità gradevole come il capoluogo avrebbe meritato per essere il più giovane del Paese, per aver realizzato un lungo mare da Capoportiere a Foceverde senza un criterio edilizio che avesse favorito l’esaltazione della natura che il buon Dio ha concesso al nostro territorio. E’ stato messo in rilievo, inoltre, come la città non abbia infrastrutture idonee quali un sistema stradale capace di venire incontro ad esigenze imprenditoriali e dei cittadini (la statale pontina ne è un esempio) e di non aver operato in modo serio per avere un aeroporto civile lasciando che fosse Frosinone ad avere la meglio come ha giustamente sostenuto Germano Pede.
Le opinioni espresse non sono infondate per quanto riguarda il territorio. Ma il fenomeno non è di oggi ma dobbiamo tornare indietro nel tempo per evidenziare gli errori commessi dalle amministrazioni a partire da 1960 in poi in cui si sono alternati tutti i partiti politici. C’è stato qualche tentativo di dare al capoluogo una immagine europea al tempo in cui era sindaco Nino Corona che aveva ideato il progetto culturale di una biblioteca, cosiddetta Stirling dal nome del suo progettista, che avrebbe dovuto essere unico in Europa: progetto fallito per mancanza di visione culturale degli allora amministratori che poi addirittura hanno dato al terreno individuato una destinazione diversa realizzandovi un parcheggio! Anche la Redazione ha fatto presente che per Latina i presupposti per un riconoscimento culturale a livello nazionale sono pochi e ricollegabili alle condizioni storiche che hanno determinato la vittoria sulle paludi pontine con la realizzazione di città quali Littoria poi tramutata per motivi politici in Latina e i suoi borghi, Pontinia, Aprilia Pomezia. Ma sono molti coloro i quali hanno operato sul piano culturale per dare alla città una identità ed una armonia generalizzata. Questo patrimonio non può essere disatteso perché è tuttora visibile e reale. Per cui condividiamo con Fiorella De Simone che lamentarsi è bene ma che sarebbe anche positivo fare qualcosa per infondere nell’animo degli amministratori e dei cittadini che si può operare per migliorare le condizioni e passare dal negativo al positivo. Il Sindaco di Latina dottoressa Celentano è impegnata in questo momento per supportare la proposta di Latina capitale culturale del Paese: la Redazione desidera manifestare un po’ di ottimismo perché sarebbe un atto di coraggio della Commissione che dovrà decidere tra Latina e Gaeta dimostrare che anche la modernità può avere un valore.