Ormai ci siamo. Sabato e domenica gli italiani sono chiamati a votare per rinnovare il parlamento europeo. E’ un nostro dovere non solo civico andare a votare, perchè l’Europa ha bisogno di una Italia più forte, più determinata, più unita e la nostra Nazione ha bisogno dell’Europa perché le sue strategie politiche, economiche e sociali possano avere un consenso e la possibilità di essere attuate. I leader dei partiti si stanno confrontando per determinare le condizioni di consenso da parte degli elettori. Ma per capire meglio è necessario sapere che Europa deve essere rinnovata e che Europa vogliamo per il futuro, tenuto conto che finora è stata una maggioranza tra popolari e sinistra che ha governato e ha determinato una strategia che è stata ritenuta fallimentare e negativa per i Paesi partecipanti, e soprattutto per il nostro Paese.
In italia solo il governo in carica ha fornito una idea di quale Europa si vuole per i prossimi cinque anni: Una Europa che non soffochi le esigenze e le caratteristiche dei paesi partecipanti, che ponga in essere soluzioni per i problemi che le singole nazioni non possono risolvere da sole (difesa comune europea, difesa dei confini per evitare immigrazioni irregolari, politiche fiscali uniche europee, tutelare la libera concorrenza, agevolare le risorse produttive proprie di ogni Nazione senza determinare paletti e così via). I partiti di sinistra sono piu interessati a creare ostruzionismi al Governo in carica ma non sono in condizione di dire che Europa vogliono per il futuro: in effetti non sono stati in grado per il passato di prospettare strategie convinte limitandosi solo ad essere consenzienti al volere della Commissione europea e quindi facendo subire all’Italia condizioni di vita assurde ed intollerabili. Anche l’ex Presidente Conte, che si ammantava di aver determinato con il suo lavoro il riconoscimento di un importo rilevante quale PNRR per l’Italia, è stato smentito da Gentiloni il quale ha precisato che il riconoscimento all’Italia del PNRR non era dovuto ad alcun intervento del Presidente del Consiglio dell’epoca. Ora gli italiani, che certamente sono delusi dal comportamento dei politici, sia di sinistra che di destra, perchè hanno la consapevolezza del regresso culturale che si avverte oggi soprattutto a sinistra dove primeggia una ideologia esasperata e che vede pericoli di una democrazia ridimensionata laddove invece si propongono riforme all’insegna di una Italia che vuole crescere ed evitare lobby di potere che si creano senza il consenso del popolo, non sanno che fare. Si pensa che i cittadini si rifiuteranno di andare a votare. No cari cittadini italiani. Non dobbiamo cadere in queste trappole. Avete ragione, il 90 per cento degli attuali politici non sono all’altezza della situazione. Non hanno formazione, non hanno cultura. Dicono solo stupidaggini e non sono più credibili. Ma gli italiani non sono sciocchi e devono capire che le cose possono cambiare soprattutto con la loro partecipazione. Per cui partecipare e votare è importante per dare une segnale forte di non volere più subire. Siamo stanchi delle violenze fine a stesse dei giovani che privi di idee di crescita sociale e culturale pensano di risolvere le situazioni politiche e sociali con la violenza. Siamo stanchi di sentire pseudi responsabili politici parlare di pace quando chi la dovrebbe favorire vuole solo la guerra. Forse si vuole mascherare la propria codardia, invocando ciò che tutti vogliamo e cioè la pace, che però i dittatori di turno non vogliono, per colpevolizzare quanti intendono difendere i sacrosanti principi di libertà e di democrazia. Andiamo a votare per avere una Europa che riacquisti un suo ruolo nel mondo e che restituisca nuovamente fiducia a tutti i cittadini dei paesi aderenti.